befana
s. f. [lat. *epiphanĭa per epiphanīa: v. epifania]. – 1. Nome pop. dell’Epifania: la festa della b. (o, con iniziale maiuscola, della B.); per la b. (o la B) andremo a sciare; le vacanze durano fino alla b. (o alla B); è tradizione, a ricordo dei re Magi, fare in quel giorno regali ai bambini (e, in tempi recenti, anche agli adulti): i bambini aspettavano con impazienza la b.; la zia le aveva promesso una bambola per la befana; per la befana il marito le ha fatto trovare un anello. 2. a. Personificazione dell’Epifania: la vecchia, bruttissima ma benefica, che di notte, scendendo per la cappa del camino, lascia nelle scarpe, o più spesso nelle calze, dei bambini buoni, doni e dolciumi (ai cattivi, pezzi di carbone). b. fig., spreg. Donna brutta: s’è sposato quella b. (molto raro il masch. befano, uomo brutto). 3. I regali che si fanno in occasione dell’Epifania: che bella b. hai fatto a tuo figlio!; la b. dei vigili urbani. ◆ Accr. befanóna (anche al masch., befanóne); pegg. befanàccia (riferiti in genere a donna assai brutta). Il dim. befanina è talvolta usato come vezz. scherzoso rivolto a una bambina.