bassezza
bassézza s. f. [der. di basso1]. – 1. non com. L’essere basso, posizione in basso, bassura: per la b. del paese (Guicciardini); nelle b. delle valli (Leonardo); l’infiammato carro di Elia ..., quando da questa terrestre b. partendo se ne vola verso il cielo (B. Castiglione); estens., modicità: b. dei prezzi. 2. Più spesso fig., condizione misera, umile, abietta: si avviliva per la b. del suo stato; cadere in b.; rialzarsi dalla b.; l’estrema b. delle cose umane (Leopardi). E in senso morale (che è il più frequente), viltà, abiezione: b. d’animo, di cuore; quale b.!; concr., azione vile, che rivela animo basso: capace di ogni b.; è una b. fare il prepotente con chi non può difendersi.