banausia
banauṡìa s. f. [dal gr. βαναυσία, der. di βάναυσος «artigiano»]. – Termine con cui i Greci indicavano il lavoro manuale o servile, ripreso talora in sociologia e psicologia del lavoro per significare un lavoro puramente meccanico, ripetitivo e parcellizzato, e perciò alienante (in quanto chi lo esegue non conosce le finalità della produzione).