bacio
bàcio s. m. [lat. basium]. – 1. Atto compiuto applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore, venerazione, affetto, devozione: dare un b., imprimere un b.; un b. affettuoso, fraterno, tenero, appassionato, ardente; dare un b. sulla fronte, sulla bocca; darsi, scambiarsi un b., un lungo b.; gli stampò un bel b. sulla guancia; dare, scambiarsi il b. della buonanotte, tra familiari, prima di coricarsi; mandare un b., con la mano, baciandosi la punta delle dita (ma anche nella chiusa delle lettere, degli sms, delle e-mail: ti mando un bacio, tanti baci; e inoltre: ricevi tanti baci; baci e abbracci, ecc.); enfatico, coprire, mangiare di baci; b. di Giuda, il bacio del traditore, lusinga che cela il tradimento; morire nel b. del Signore, in grazia di Dio, benedetto da Dio; b. della mano, come segno di amore e di rispetto, anche in alcuni usi della liturgia; b. di pace, il bacio di riconciliazione: il gentiluomo, vinto da quell’aspetto, e trasportato dalla commozione generale, gli gettò le braccia al collo, e gli diede e ne ricevette il b. di pace (Manzoni). Nella liturgia cattolica, il b. di pace, come espressione di amore e di fraternità, è dato nella messa solenne prima della consacrazione (nei riti orientali) o della comunione (nel rito romano e ambrosiano) dal celebrante al diacono, che a sua volta lo rende agli altri chierici con le parole pax tecum («la pace sia con te»); la riforma liturgica lo ha esteso a tutti i fedeli. 2. In pasticceria, b. di dama, biscotto secco di piccole dimensioni, costituito da due semisfere di pastafrolla congiunte da uno strato di crema. 3. fig. a. non com. B. del pane, il punto dove un pane viene meno cotto, per essere stato, nel cuocere, a contatto con un altro pane (anche baciatura). b. region. Essere al b., di cosa, prodotto, fattura, che non presenta difetti, che soddisfa pienamente: questa crostata ti è riuscita benissimo, è proprio al bacio. ◆ Dim. bacino, bacétto; accr. bacióne (un bacio di cuore, affettuoso) e, scherz., baciòtto, baciòzzo: stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano il bianco per qualche tempo (Manzoni); molte strette di mano, molti baciozzi di zie e di comari (F. De Sanctis).