azzardo
ażżardo s. m. [dal fr. hasard, che a sua volta è dall’arabo volg. az-zahr «dado»; cfr. zara]. – 1. In origine, gioco con i dadi che si svolge fra un banchiere e varî giocatori; stabilita la posta, il banchiere getta i dadi per fissare i punti da tenersi dai giocatori e quelli del banchiere; se, durante lo svolgimento del gioco, i dadi scoprono un punto assegnato ai giocatori, questi perdono. 2. a. Rischio, cimento: esporre all’a. la vita, la propria fortuna; mettersi all’a. di perdere ogni cosa; atto temerario, pericoloso: fu un bell’a. il suo, di entrare disarmato in quel covo di malviventi. b. In partic., giochi d’a. (e analogam. giocare d’a., giocatore d’a.), quelli, come i dadi, la roulette, il baccarat, ecc., nei quali ricorre il fine di lucro, e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria, l’abilità avendovi importanza trascurabile. 3. Caso, sorte: alcuni..., a’ quali l’a. diede per contemporanei gli grandi uomini (A. Verri).