avvolgere
avvòlgere (letter. avvòlvere) v. tr. [dal lat. advolvĕre, rifatto su volgere] (coniug. come volgere). – 1. a. Girare una o più volte una cosa intorno a un’altra o su sé stessa: a. il filo sul rocchetto; a. un nastro intorno al cappello; si avvolse la sciarpa al collo; Erano i capei d’oro a l’aura sparsi Che ’n mille dolci nodi gli avolgea (Petrarca). b. Con altra costruzione, circondare un oggetto con un altro, involtare: avvolgersi il capo con un turbante; a. una scatola in carta velina; fig.: a. in una rete d’inganni (non com. a. uno, raggirarlo). Talora è soggetto l’involucro stesso: tolse la stagnola che avvolgeva la cioccolata; una benda gli avvolgeva il braccio ferito; anche fig.: le tenebre ci avvolgevano da ogni parte; si sentiva avvolto da una calda ondata di simpatia. 2. rifl. a. Girare, volgersi attorno, arrotolarsi: la fune s’avvolge alla campana dell’argano; Come sul capo al naufrago L’onda s’avvolve e pesa (Manzoni). b. Circondarsi, avvilupparsi: s’avvolse in un ampio mantello; Carlo Magno s’avvolgea tremando Nel lenzuol d’Aquisgrana (Carducci). c. ant. Aggirarsi per un luogo: Pel bosco Ferraù molto s’avvolse (Ariosto). ◆ Part. pres. avvolgènte, per lo più con valore verbale, usato soprattutto nel linguaggio milit.: manovra avvolgente, effettuata allo scopo di aggirare e circondare il nemico; con altro senso, suono avvolgente, il suono riprodotto da apparecchi ad alta fedeltà, quando si diffonde in modo uniforme e con timbro morbido. ◆ Part. pass. avvòlto, anche come agg.: essere, presentarsi avvolto in un mantello, in un lenzuolo; e fig.: casa avvolta nel silenzio; faccenda avvolta nel mistero; origini avvolte nella leggenda; la brezza atlantica cessò, dall’oceano arrivò una spessa cortina di nebbia e la città si trovò avvolta in un sudario di calura (Antonio Tabucchi).