avvertire
v. tr. [dal lat. advertĕre, propr. «volgere l’animo, la mente», con mutamento di coniugazione] (io avvèrto, ant. o raro avvertisco, ecc.). – 1. Acquistare coscienza di qualche cosa, accorgersi: a. un dolore al fianco; a. la stanchezza, il disagio; a. un odore, un rumore strano; avvertì che qualche cosa di nuovo stava per accadere; non avevo avvertito ch’era passata l’ora. Quindi osservare, notare: a. la bellezza di un quadro, l’importanza di un fatto. 2. letter. Fare attenzione a qualche cosa: avvertite quanto sto per dirvi; considerare: avverti che non è giusto ciò che fai. 3. Più com., richiamare l’attenzione altrui su qualche cosa, far consapevole, avvisare, ammonire: mi avvertì che il treno stava per arrivare; nessuno mi aveva avvertito del suo ritorno; il suo istinto lo avvertì che era giunto il momento di agire. Spesso col fine di giovare: a. di un pericolo; ti avverto di non fidartene; un cartello avvertiva di stare attenti al cane. Talora esprime intimazione o minaccia: vi avverto che non sono disposto a tollerare ingiustizie; avvertilo che avrà che fare con me. ◆ Part. pass. avvertito, anche come agg. (v. la voce).