avanzo
s. m. [der. di avanzare2 nei sign. 1 e 2, di avanzare1 nei sign. 3 e 4]. – 1. Quel che avanza, resto, residuo: gli a. del pranzo, della cena (in questo senso anche assol.: gettare gli a. al cane); negli a. di tempo; gli a. mortali, il cadavere; fig., avanzo di galera, cattivo soggetto. Rudere, ciò che rimane di antichi monumenti in rovina: gli a. del Foro. In aritmetica, il resto della sottrazione o della divisione. Frequente la locuz. avv. d’avanzo, nelle frasi esserci d’a., averne d’a., a sufficienza, fin troppo: da mangiare ce n’è d’a.; ne abbiamo d’a. di seccature; con altro sign., averne d’a., essere stufo di qualche cosa: ne ho d’a. dei tuoi piagnistei. 2. L’eccedenza di componenti positivi su quelli negativi nella determinazione del risultato di gestione nelle aziende di erogazione; in partic.: a. economico o di rendita, l’eccedenza dei proventi sulle spese; a. finanziario, l’eccedenza delle entrate sulle uscite finanziarie. Con riferimento alle aziende pubbliche, a. d’amministrazione, la somma algebrica delle attività e passività finanziarie (fondo di cassa, residui attivi, residui passivi). Nelle imprese sociali, a. utile, quella parte di utile che, dopo l’approvazione del bilancio e del piano di riparto del reddito accertato, è lasciata in attesa di successiva destinazione. 3. In marina, a. dell’elica, lo spazio percorso in un giro dall’elica, nella direzione del moto della nave, rispetto all’acqua calma; a. nella manovra di evoluzione della nave, lo spazio percorso da una nave nella direzione della rotta primitiva, dall’inizio della manovra di accostata al momento in cui ha compiuto una rotazione di 90° rispetto alla direzione iniziale. 4. ant. Acquisto, guadagno, vantaggio e sim.: E quali agevolezze o quali avanzi Ne la fronte de li altri si mostraro ...? (Dante). Quindi, fare avanzo, fare degli a. (espressioni ancora in uso talvolta), risparmiare, mettere da parte: lesinando sulle spese meno necessarie, è riuscito a fare qualche avanzo. ◆ Dim. avanzino; spreg. avanzùccio.