avania
avanìa (o vanìa) s. f. [dal gr. biz. ἀβανία, arabo khawwān, propr. «tradimento»], ant. – Imposta assai onerosa che i Turchi imposero in Oriente ai cristiani. Per estens., qualunque balzello grave: libera la nazione dalle oppressioni de’ baroni, dalle a. del fisco (Cuoco); anche in senso fig., vessazione, sopruso: si scuoprono nuovi disegni ed avanie contro di noi (Machiavelli).