autoinfliggersi
(auto-infliggersi), v. tr. pron. Infliggersi una pena, un danno da sé stessi, per propria scelta, consapevolmente. ◆ Lo sciopero solidale costituisce un’esperienza troppo interessante per essere trascurata. […] Occorre infatti che aziende e sindacati in anticipo si accordino di autoinfliggersi il danno dello sciopero in modo speculare. (Sole 24 Ore, 24 ottobre 2000, p. 15, Italia-Lavoro) • «La Perugia-Assisi è un’istituzione e io l’ho sempre fatta». [Massimo] D’Alema è un tipo abitudinario, dunque anche stavolta si autoinfligge la pena. (Messaggero, 13 ottobre 2001, p. 11, Primo piano) • Nel 1991 Alice è diventata una quindicenne che nasconde il cibo nel tovagliolo per buttarlo via poco alla volta e ritiene il padre responsabile della gamba claudicante che si trascina dietro, Mattia un piccolo genio con le braccia devastate dalle ferite che si autoinfligge. Le loro strade si incrociano nella scuola che frequentano: quasi senza parlare si scoprono gemelli come se riconoscessero a prima vista il marchio indelebile, il tatuaggio che le loro azioni hanno lasciato sulla loro pelle. (Cristina Taglietti, Corriere della sera, 7 febbraio 2008, p. 48).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto al v. tr. pron. infliggersi.
Già attestato nella Repubblica del 4 febbraio 1987, p. 10, Politica estera (Franco Papitto).