autocentrato
p. pass. e agg. Centrato su sé stesso. ◆ oggi parte dell’impresa veneta cerca una via per rispondere al problema. È, ancora una volta, una via autocentrata, autoreferenziale. (Manifesto, 31 ottobre 2000, p. 7, Società) • Il magazine era la dimensione perfetta in cui incorniciare la collezione di uomini metropolitani di Dorothy Parker, una descrizione che nessun «Sex and the city» potrà mai rendere con la stessa alta definizione. Perché è vero che Big, paradigma di maschio autocentrato, molto confuso e un po’ bugiardo, è diventato grazie a «Sex and the city» il tele-bersaglio di molte femminili infelicità, ma Big verrà presto dimenticato mentre i maschi di Dorothy Parker resistono ai decenni. (Maria Latella, Corriere della sera, 10 maggio 2004, p. 27, Cronache) • Particolarmente interessante l’idea lanciata già da tempo dal Comitato sull’autorecupero di siti abitativi degradati che potrebbe rappresentare un’ipotesi di sviluppo autocentrato della città e una crescita sociale e culturale di fasce popolari troppo spesso abbandonate ai ricatti di manutengoli e criminali usi allo sfuttamento dei bisogni primari. (Giovanni Abbagnato, Repubblica, 1° settembre 2007, Palermo, p. VIII).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto al p. pass. centrato.
Già attestato nella Repubblica del 18 novembre 1984, p. 8, Commenti (Emilio Colombo).
V. anche eterocentrato.