• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

autoaccusatorio

Neologismi (2008)
  • Condividi

autoaccusatorio


(auto-accusatorio), agg. Relativo a un’attribuzione di colpa da parte di chi è accusato di qualcosa. ◆ È sicuramente difficile discriminare tra le affermazioni autoaccusatorie e quelle eteroaccusatorie, visto che soprattutto per gli imputati dello stesso fatto, chi accusa altri il più delle volte accusa anche se stesso. (Sole 24 Ore, 28 novembre 2000, p. 21, Norme e Tributi) • stasera alle 21, verrà concesso ai partecipanti all’audizione di domani di visionare in modo riservato i due rapporti sulla vicenda Eurostat realizzati dalla task force e dai revisori interni della Commissione. Una documentazione che non dovrebbe essere auto-accusatoria verso la stessa istituzione di [Romano] Prodi, che l’ha organizzata e presentata. (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 24 settembre 2003, p. 23, Economia) • È andato meno bene il nuovo appuntamento con «La storia siamo noi» di Raidue. Che proponeva il faccia a faccia tra Francesco Cossiga e Adriana Faranda, il ministro degli interni del caso Moro e la brigatista pentita, riflessiva e autoaccusatoria, pure troppo e con toni sempre sopra le righe. Ovvio che venisse presentato come uno spunto di grande impatto. Invece no, erano noiosi, i due, tesi continuamente a darsi ragione fino all’assurdo («Moro l’ho ucciso io», «No, l’ho ucciso io»). (Antonio Dipollina, Repubblica, 23 marzo 2005, p. 53, Spettacoli).

Composto dal confisso auto-1 aggiunto all’agg. accusatorio.

Già attestato nella Repubblica del 3 maggio 1990, p. 32, Cultura (Italo Alighiero Chiusano).

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali