auspice
àuspice s. m. [dal lat. auspex -pĭcis, comp. di avis «uccello» e tema di specĕre «guardare»]. – Chi traeva gli auspìci, presso gli antichi Romani. Per estens., promotore, favoreggiatore: Il matrimonio, ch’a. ebbe Amore (Ariosto); e in costruzioni assolute: l’accordo avvenne a., il governo. Talora anche agg., che è di buon augurio, propizio: Scuotesti, vergin divina, l’auspice Ala su gli elmi chini da i pèltasti (Carducci, Alla Vittoria).