ausilio
auṡìlio s. m. [dal lat. auxilium, dal tema di augere «accrescere»]. – 1. Aiuto; è termine usato soprattutto nel linguaggio sostenuto e solenne (essere d’a., chiedere l’a. divino), o, con tono medio, nell’espressione con l’a. di (con l’a. di strumenti ottici perfezionati, con l’a. di mezzi elettronici, con l’a. dei più moderni metodi di documentazione, ecc.), e come denominazione (del Buon A.) di varie congregazioni e confraternite mariane femminili, dedite al soccorso dei poveri e degli ammalati, così dette in onore di s. Maria Ausiliatrice. 2. In medicina, dispositivo, meccanico o elettronico, per aiutare un organo menomato a compiere determinate sue funzioni; non va confuso con una protesi, che invece sostituisce l’organo. 3. A. della plebe (lat. auxilium plebis): nella Roma repubblicana, l’azione del tribunato a protezione dei plebei dagli arbitrî della magistratura e dai soprusi dell’ordine patrizio che dominava con le sue casate gentilizie nel senato.