auri sacra fames
‹àuri ...› (lat. «esecranda fame di oro»). – Noto emistichio virgiliano (Aen. III, 57) nell’episodio del giovinetto Polidoro, figlio di Priamo, ucciso dal tracio Polimestore avido dei suoi tesori; è spesso citato come sentenza contro l’avarizia e la cupidigia di ricchezze che spingono alle azioni più basse. Cfr. anche Dante (Purg. XXII, 40-41): Per che non reggi tu, o sacra fame De l’oro, l’appetito de’ mortali?, passo che è stato variamente interpretato.