aumento
auménto s. m. [dal lat. augmentum, der. di augere «accrescere»]. – 1. L’aumentare, accrescimento: a. del raccolto, delle spese, dei prezzi, del costo della vita; a. di peso, di statura, di volume, ecc. In partic., con riferimento a rapporti di lavoro: a. salariale, a. contrattuale, a. retributivo; chiedere, ottenere un a. dello stipendio. 2. In linguistica, preverbio indoeuropeo tonico di forma e che nell’indoiranico (dove diviene a), nell’armeno e nel greco appare premesso ai tempi storici per indicare chiaramente il senso di passato (per es., in greco, l’imperfetto ἔλειπον e l’aoristo ἔλιπον si oppongono al presente λείπω). Nella grammatica scolastica, con riferimento al verbo greco, si distinguono un a. sillabico, quando per esso la parola viene aumentata di una sillaba (gr. ἔ-λειπον), e un a. temporale, quando e si fonde con la vocale iniziale della radice allungandola (ἦγον da ἄγω).