attentare
v. intr. [dal lat. attemptare, comp. di ad- e temptare «tentare»] (io attènto, ecc.; aus. avere). – 1. Cercare di arrecare danno alla vita o alle cose di una persona: a. alla vita, all’onore, alla reputazione di uno (cercare di ucciderlo, d’infamarlo); ormai ant., a. all’onore di una donna (tentare di sedurla); a. alla propria vita; a. ai diritti, alla libertà di un popolo. Trattandosi della vita, anche ellitticamente: a. a una persona; attentarono al re. 2. ant. Tentare in genere: avendo attentato di ridurre tutte le loro repubbliche da popolari in aristocratiche (Vico). 3. Con uso trans. nel linguaggio del diritto canonico, a. invalidamente un matrimonio, tentare di celebrarlo invalidamente. 4. Con la particella pron. (seguito da di o a e l’infinito), arrischiarsi, osare, prendere ardire di fare una cosa; per lo più in frasi negative: nessuno si attentò a contraddirlo; non ti attentare più a ripeterlo!; si attentò a farlo riflettere; E quale il cicognin che ... non s’attenta D’abbandonar lo nido (Dante).