atavismo
s. m. [der. di atavico]. – In biologia, comparsa in un individuo di inaspettate caratteristiche non possedute né dai genitori, né dagli immediati ascendenti; interpretata in passato da alcuni evoluzionisti come un ritorno a condizioni che esistevano in lontanissimi antenati, dopo una latenza durata per una lunghissima serie di generazioni, oggi si ritiene si tratti di caratteristiche dovute a geni recessivi rimasti per molte generazioni allo stato eterozigote (e pertanto inespressi) e che si manifestano occasionalmente soltanto nei rari individui omozigoti.