Asylant
‹a∫ilànt› s. m., ted. [der. di Asyl «asilo»; propr., «chi cerca asilo»] (pl. Asylanten). – Termine usato, per lo più al plur., per indicare i perseguitati politici, di qualsiasi nazionalità, ai quali, in base a un articolo della Costituzione della Repubblica Federale di Germania del 1949, viene riconosciuto il diritto di asilo. In seguito all’apertura delle frontiere verso l’Est europeo, e spec. dopo il crollo del muro di Berlino (nov. 1989) e la riunificazione delle due Germanie, negli anni ’90 del Novecento l’afflusso di Asylanten ha raggiunto dimensioni tali da indurre il governo tedesco a operare una revisione in senso restrittivo dell’articolo costituzionale.