assumere
assùmere v. tr. [dal lat. assumĕre, comp. di ad- e sumĕre «prendere»] (pass. rem. assunsi, assumésti, ecc.; part. pass. assunto). – 1. Prendere su di sé, addossarsi, accettare: a. un incarico, un impegno, un obbligo, una fornitura, un servizio pubblico; a. il comando di un reparto, e anche assol. a. il comando (nello sport, a. il comando di una gara, a. il comando della classifica, passare in testa, prendere la prima posizione); a. una carica; a. la difesa dell’imputato; spesso rafforzato dalla particella si: non posso assumermi questa responsabilità (v. anche responsabilità, n. 1 a); mi assumo io tutte le spese; s’è assunto lui di (o il compito di, l’incarico di) portare avanti e terminare il lavoro. Anche, più semplicem., iniziare: a. la guardia, in marina, iniziare la guardia a bordo di una nave; spec. nella frase a. servizio o il servizio. 2. a. Fare proprio, prendere per sé: a. un tono, un contegno, a. una posa, a. un atteggiamento di superiorità. Talora anche indossare, rivestire (in frasi di tono elevato e solenne): deporre gli abiti assunti per la circostanza; E Tu degnasti assumere Questa creata argilla? (Manzoni). b. Con senso più generico, è spesso sinon. di prendere, in alcune accezioni e usi di questo verbo, rispetto al quale ha tono più elevato: il suo volto aveva assunto un colore violaceo; con i nuovi mobili, la casa assumerà un aspetto diverso; dette da lui, quelle parole assumevano un significato nuovo; e inoltre: a. come esempio; a. informazioni; ingerire qualcosa: a. un farmaco; fare uso abituale di una sostanza: a. droghe; a. stupefacenti. In partic., a. la formazione, di navi, aerei, reparti militari o squadre atletiche che prendono ciascuno il proprio posto nella formazione ordinata o prevista. c. Nel linguaggio scient., prendere, scegliere per un determinato scopo: a. un dato segmento come unità di misura; anche, ammettere come ipotesi: si assume che il fluido sia omogeneo. 3. Prendere alle proprie dipendenze: a. una collaboratrice domestica; la ditta assume nuovi impiegati. 4. Innalzare a una dignità (usato soprattutto al passivo): essere assunto al cardinalato, al pontificato, ai più alti onori; in partic.: la Vergine fu assunta al cielo, o anche (per indicare più concretamente l’elevazione, il transito col corpo) fu assunta in cielo. ◆ Part. pass. assunto, anche come agg. (v. assunto1).