assorbimento
assorbiménto s. m. [der. di assorbire]. – 1. L’atto, il fatto di assorbire, cioè di attirare e accogliere in sé: a. dell’acqua, da parte di una spugna o d’altro corpo poroso; a. di umidità, nelle pareti, ecc.; anche nei sign. estens. e fig. di assorbire: a. di calore; capacità di rapido a. delle nozioni, degli insegnamenti; a. di manodopera, da parte di un’industria, ecc. Più in partic.: a. In fisica, il processo per cui un corpo, allo stato aeriforme o liquido, penetra all’interno di un altro corpo, allo stato liquido o solido, conservando il proprio stato molecolare: a. di un gas; coefficiente, potere di assorbimento. b. In fisiologia, il fenomeno del passaggio di sostanze liquide, disciolte o gassose, nel sangue o nella linfa, attraverso una membrana organica: a. gastro-intestinale, la penetrazione dei materiali nutritivi (lipidi, sali, zuccheri, protidi) attraverso l’epitelio dei villi intestinali o, per qualche sostanza (acqua, alcol), già a livello della mucosa gastrica (è detta anche, meno propriam., assimilazione); in fisiologia vegetale, a. radicale, il processo per cui sostanze nutritive, sciolte in acqua, passano dal terreno ai vasi legnosi. c. In fisica, a. della luce, a. di radioonde, del suono, e sim., fenomeno in virtù del quale l’energia convogliata da onde elettromagnetiche o da onde elastiche o da corpuscoli che si propaghino in un mezzo materiale diminuisce progressivamente lungo la direzione di propagazione; a. dielettrico, la potenza perduta nell’unità di volume di un dielettrico polarizzato. d. In astrofisica, a. atmosferico, quello subìto dalla luce proveniente dagli astri nell’attraversare l’atmosfera terrestre. 2. In economia, l’incorporazione o la fusione in un solo organismo economico di due o più aziende o società commerciali che si attua fondendo i patrimonî delle aziende o società estinte con quello dell’organismo incorporante.