assonometria
assonometrìa s. f. [comp. del gr. ἄξων -ονος «asse3» e -metria]. – Nella geometria descrittiva, uno dei metodi di proiezione, detto anche metodo delle proiezioni assonometriche, usato per rappresentare su un piano figure dello spazio; anche, la rappresentazione stessa ottenuta applicando tale metodo. Si tratta di una proiezione parallela dell’oggetto (nella quale cioè i raggi proiettanti sono paralleli) in una direzione data, su un dato quadro, usata quando si vogliano eseguire schizzi di oggetti geometrici semplici; in partic., a. cavaliera, largamente impiegata nel disegno tecnico, proiezione obliqua nella quale il quadro è coincidente (o parallelo) con uno dei piani individuati dalla terna trirettangola di riferimento, e sono pertanto mantenute in vera grandezza le scale relative a due dei tre assi, mentre il terzo asse, e tutte le rette perpendicolari al quadro, hanno immagini parallele di direzione qualunque e sono rese in una scala di unità diversa dalle prime due; nel caso in cui l’inclinazione dei raggi proiettanti forma col quadro un angolo di 45°, si ha la a. militare, nella quale anche l’unità di misura della terza scala è uguale alle precedenti (è un tipo di rappresentazione molto rapida, anche se scarsamente realistica); a. ortogonale, quella ottenuta proiettando l’oggetto perpendicolarmente al quadro: può essere ulteriormente qualificata come a. isometrica, in cui le unità di misura sui tre assi sono uguali fra loro, a. dimetrica, in cui le unità di misura su due degli assi sono uguali fra loro, e a. anisometrica, in cui le unità di misura sono diverse fra loro (v. anisometria).