associare
v. tr. [dal lat. tardo associare, der. di socius «socio»] (io assòcio, ecc.). – 1. Aggregare qualcuno quale socio, ammetterlo alla partecipazione di qualche cosa: a. a un’impresa, a una società, a un’organizzazione; a. un nuovo membro nel circolo; a. un partito alle responsabilità di governo. Rifl., associarsi a (o con) qualcuno, unirsi a lui come socio in un’impresa; associarsi a un circolo e sim., farsi socio; associarsi a un giornale, a una pubblicazione, sottoscrivere un’associazione; fig., associarsi al dolore, al lutto, alla gioia di qualcuno, prendervi parte. 2. Unire, accoppiare, mettere insieme o in società: il bisogno associa gli uomini; a. le forze; a. i capitali, unirli a scopo commerciale. Fig., collegare, connettere: a. un’idea a (o, meno com., con) un’altra; a. due fatti apparentemente indipendenti; a. un nome alla fisionomia di una persona. 3. non com. Trasferire o portare una persona in un luogo; soprattutto nelle frasi a. qualcuno alle carceri, condurvelo, e a. il cadavere alla chiesa funerante, per le esequie. ◆ Part. pres. associante, anche come s. m., chi, nel contratto di associazione in partecipazione, attribuisce a un altro soggetto una partecipazione alla sua impresa o a uno o più affari. ◆ Part. pass. associato, anche come agg. e s. m. (v. la voce).