assiso
assiṡo agg. [part. pass. di assidere], letter. – Seduto: Venia sublime in un gran carro assisa (T. Tasso); Come assiso talvolta il villano Sulla porta del cheto abituro ... (Manzoni); com. soprattutto in unione col verbo essere (o stare): Da questa parte ... sono assisi Quei che credettero in Cristo venturo (Dante); Ell’era assisa sovra la verdura (Poliziano). Per estens., di animali, posato, sdraiato: Giacean le pecorelle all’ombra assise (T. Tasso); di cose e luoghi, collocato, situato: Per morir si gittò giù d’una riva Che vi trovò sopra un vallone assisa (Ariosto).