assetto proprietario
loc. s.le m. Ordinamento e struttura della proprietà del capitale di una società o di un ente. ◆ «Fatte le azioni bisogna ora fare gli azionisti» ha sostenuto [Giuliano] Amato per sottolineare che il taglio del cordone ombelicale tra Fondazioni e banche richiede una riflessione sull’assetto proprietario delle banche. (Sole 24 Ore, 16 febbraio 2000, p. 31, Finanza & Mercati) • «il miglior assetto proprietario di Rai mi pare la public company: la società è dei suoi abbonati, del pubblico italiano. Limiti di proprietà molto bassi forse potranno creare una tipologia societaria finora sconosciuta nel panorama italiano» [Antonio Pilati, componente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni]. (Foglio, 21 novembre 2001, p. I) • indipendenza, governance e assetti proprietari non si possono imporre per legge, dice Alberto Foà, numero uno della società di gestione indipendente Anima, bensì solo incoraggiarli: perciò «la Banca d’Italia deve impegnarsi con tutto il peso e la moral suasion possibili». (Sergio Bocconi, Corriere della sera, 20 gennaio 2008, p. 9, Politica).
Composto dal s. m. assetto e dall’agg. proprietario, ricalcando l’espressione ingl. proprietary asset.
Già attestato nel Corriere della sera del 28 febbraio 1992, p. 25, Economia (Stefano Cingolani).