assetto
assètto s. m. [der. di assettare]. – 1. L’atto e il modo di assettare e di assettarsi o di essere assettato; quindi, in genere, ordine (nella sistemazione e disposizione degli oggetti, nel modo di vestire e sim.), nelle frasi dare a., mettere in a., mettersi, rimettersi in a., e sim.: dare a. a una camera, a un ufficio; dare un a. razionale alle leve di comando; l’a. dei fari è variabile automaticamente; e con riferimento a persona: poi che un poco si fu rimesso in a., tristo e dolente se ne tornò a casa (Boccaccio); essere bene, male in a., essere bene o male in arnese; essere in pieno a., in perfetto a., essere perfettamente equipaggiato; essere in a. di guerra, di reparti armati dotati di tutto il necessario per il combattimento. 2. Modo di reggersi, di governarsi, di amministrarsi; in partic., a. politico, la configurazione assunta da uno stato attraverso un equilibrato rapporto tra le varie istituzioni su cui si fonda il suo potere e tra le forze sociali che ne fanno parte: modificare, turbare, rovesciare l’a. politico di un Paese. 3. In biologia, a. cromosomico, numero e morfologia dei cromosomi di una data specie. 4. In marina, con sign. specifico: a. Per i galleggianti ordinarî, il risultato della disposizione dei loro pesi spec. nel senso longitudinale, che determina le immersioni estreme della nave; quindi anche la posizione definitiva longitudinale della nave (appruata, appoppata, ecc.). Casse di a., i gavoni della nave che, riempiti d’acqua di mare, servono anche per variare le immersioni estreme. b. Per i sommergibili, la disposizione dei pesi e della zavorra liquida, in relazione alla manovra che s’intende eseguire. 5. In aeronautica, a. di un aeromobile, la posizione di equilibrio risultante dalle forze e dalle reazioni statiche o dinamiche agenti sull’aeromobile. Con accezione analoga, il termine è usato anche in riferimento ad altri veicoli, per es. a un’autovettura in curva.