asciugare
v. tr. [lat. tardo exsūcare (comp. di ex e sucus «succo»), con sostituzione di prefisso] (io asciugo, tu asciughi, ecc.). – 1. a. Levare via l’umidità, per lo più servendosi di un panno: a. il pavimento, le posate; con part. pron., asciugarsi le mani (e come rifl.: asciùgati bene, se no ti raffreddi); asciugarsi il sudore; a. il pianto, le lacrime (fig., consolare); anche, far evaporare l’umidità col calore naturale o artificiale: asciugarsi l’abito stando accanto al fuoco; a. i capelli col casco, col fon. b. Sottrarre umore, seccare: s’è alzato un vento gelido che ha asciugato rapidamente le strade; il sole asciuga la campagna; scherz., a. un fiasco, un bicchiere, vuotarlo sino in fondo; per estens., indurre sete, far sentire l’arsura della sete: l’imagine lor vie più m’asciuga Che ’l male ond’io nel volto mi discarno (Dante); fig., a. qualcuno, o a. le tasche a qualcuno, lasciarlo senza un quattrino, ridurlo al verde. 2. intr. pron. Diventare asciutto: stendersi al sole ad asciugarsi (dopo un bagno); con questo vento, i panni s’asciugano presto; è un inchiostro che s’asciuga subito; e con la particella pron. sottintesa, in dipendenza dai verbi fare o lasciare e in qualche altro caso: far asciugare la biancheria, lasciar asciugare l’inchiostro, stendere i panni ad asciugare. ◆ Part. pres. asciugante, anche come agg., soprattutto nella locuz. carta asciugante, sinon. di carta assorbente; talora usato anche come s. m., in alcune industrie, quale sinon. di essiccatoio o asciugatoio.