ascendere
ascéndere v. intr. [dal lat. ascendĕre, comp. di ad- e scandĕre «salire»] (coniug. come scendere; aus. essere). – 1. Salire, andare verso l’alto: Gesù ascese al cielo; Allor le donne ascesero per l’erta (Pascoli); fig.: a. ai più alti onori; a. al trono; a. nella via della perfezione. Nell’uso letter., e in particolari espressioni, anche trans.: a. l’altare; La macchina fatale il giogo ascese (Caro); gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di Febo (Leopardi). 2. In musica, dirigersi, d’una voce, d’una melodia o d’un intervallo, da suoni più gravi a suoni più acuti: a. di una quarta; una frase che dal sol2 ascende al sol3. 3. Assommare, ammontare a una data cifra: la spesa totale ascende a circa mezzo milione. ◆ Part. pres. ascendènte, anche come agg. e s. m. (v. le due voci).