arrotondamento
arrotondaménto s. m. [der. di arrotondare]. – L’arrotondare, l’arrotondarsi, l’essere arrotondato. Con accezioni specifiche: 1. In un qualsiasi pezzo lavorato, il raccordo a profilo curvo, di solito circolare, che smussa ed elimina gli spigoli vivi o serve a raccordare superfici cilindriche coassiali di raggio diverso. 2. In fonetica, a. labiale (o protrusione labiale), atteggiamento delle labbra che si proiettano leggermente in avanti formando un’apertura labiale rotonda e nello stesso tempo allungando la cavità orale; provoca, nel caso di articolazioni vocaliche, la formazione di timbri cupi (per es., quelli di u e o), ma si riscontra anche in articolazioni consonantiche, come nella semiconsonante u o nelle fricative bilaterali bℏ e pħ. 3. A. di un numero: sostituzione con altro numero che ne fornisca un valore approssimato (per es., il più prossimo numero intero, il più prossimo multiplo del dieci e sim.); va effettuata seguendo certe norme (regole di a.) e comunque introduce un errore (errore di a.); analogam., a. di un prezzo, di una somma; a. dello stipendio (anche in senso fig., v. arrotondare).