arrotare
v. tr. [der. di ruota] (io arròto, ant. arruòto, ecc.). – 1. Assottigliare, affilare una lama, renderla atta al taglio facendola passare sopra una mola: a. un coltello, un rasoio, una falce, ecc.; anche levigare al tornio o con l’arrotatrice o altrimenti: a. i bicchieri e sim. Fig.: a. i denti, digrignarli, farli scricchiolare: Già le setole arriccia e arruota i denti El porco entro ’l burron (Poliziano); a. la lingua, parlare male di qualcuno; a. le parole, pronunciarle fra i denti; a. l’erre, pronunciare la r moscia; tosc., a. i panni, gli abiti, logorarli: come hai arrotato codesti calzoni! 2. Urtare con le ruote, e per estens. investire con un veicolo: perché potesse passare senza arrotar piedi (Manzoni); ha arrotato un povero vecchio; poco mancò che non m’arrotasse. Rifl. recipr., urtarsi con le ruote: i due carri si sono arrotati. 3. Anticam., sottoporre al supplizio della ruota. ◆ Part. pass. arrotato, anche come agg., affilato alla mola: un coltello ben arrotato.