arricciare
v. tr. [der. di riccio] (io arrìccio, ecc.). – 1. Piegare, avvolgere in forma di riccio: a. i baffi; a. i capelli, ondularli; a. il pelo, di bestie, per paura o quando si mettono sulla difesa; fig., a. il naso, le labbra, aggrinzare il naso, sporgere in fuori le labbra aggrinzandole, per mostrare disapprovazione, disgusto, ecc.: con le narici arricciate per il lezzo acre di muffa (Pirandello). 2. intr. pron. Assumere forma di riccio; anche, accartocciarsi, detto di fogli di carta, foglie e sim.: le pagine si erano arricciate al calore del sole; fig., sentirsi a. i peli, i capelli, rabbrividire per orrore, spavento e sim.: Già mi sentìa tutti arricciar li peli De la paura (Dante). 3. Nelle costruzioni edilizie, a. un muro, prepararlo con un’arricciatura prima di darvi l’intonaco. ◆ Part. pass. arricciato, anche come agg. e s. m. (v. la voce).