arra
s. f. [dal lat. arra, accorc. pop. di arrăbo, che è dal gr. ἀρραβών, voce di origine ebr.], letter. – Nel linguaggio giur., sinon. di caparra, garanzia, come mezzo diretto a rafforzare il vincolo obbligatorio e a garantirne l’adempimento. In senso fig., anticipazione, pegno, testimonianza: Lo sommo Ben ... Fé l’uom buono e a bene, e questo loco Diede per arr’a lui d’etterna pace (Dante); acciò che tu questo creda, io ti voglio dare un bascio [= bacio] per a. (Boccaccio); fagli gustare l’a. dell’inferno in questa vita (s. Caterina da Siena).