arpione
arpióne s. m. [prob. lat. harpăgo -onis: v. arpagone1]. – 1. Ferro uncinato adoperato per varî usi; in partic. il ferro, detto anche pollice, fissato nel muro per infilarvi l’anello delle bandelle di cancelli, nonché di porte e finestre, spec. rustiche. 2. a. Grosso chiodo con testa a becco, adoperato per fissare le rotaie del tipo «a suola» alle traverse in legno; oggi generalmente sostituito da caviglie. b. Chiodo simile, che si conficca nel muro per appendervi oggetti. c. Organo delle macchine che serve ad arrestare il moto di un altro elemento esercitando su di esso una trazione. 3. Ferro tagliente a forma di S, che veniva sistemato in posizione opportuna per tagliare le sartie e le manovre alle navi nemiche negli antichi combattimenti al momento dell’arrembaggio. 4. Forma usata impropriam., ma molto spesso, per arpone. ◆ Dim. arpioncèllo, arpioncino.