archeocondono
(archeo-condono), s. m. Provvedimento legislativo finalizzato a sanare il possesso illecito di opere d’arte. ◆ L’archeo-condono scompare dalla legge Finanziaria: l’emendamento che avrebbe consentito ai possessori di reperti archeologici di denunciarne il possesso pagando una piccola somma è stato ritirato in Aula alla Camera dal presentatore Gianfranco Conte (Forza Italia). (Tempo, 16 novembre 2004, p. 4, Primo piano) • [tit.] La bellezza rubata e l’archeocondono [testo] […] il famigerato «archeocondono», e cioè l’indiscriminata licenza di uccidere per tombaroli e depredatori dei tesori archeologici del Paese, che verrebbero autorizzati a commerciarli liberamente col solo lasciapassare di una dichiarazione che li hanno acquisiti «in buona fede», e pagando il 5% del loro valore (si capisce, da loro stessi stabilito). (Salvatore Settis, Repubblica, 11 agosto 2005, p. 16, Commenti).
Composto dal confisso archeo- aggiunto al s. m. condono.