applicato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di applicare]. – 1. agg. Riferito, adattato, destinato, dedito (con le stesse accezioni cioè del verbo, e in genere con funzione più di participio che di agg.). Con accezioni partic.: a. Scienze a., scienze i cui principî vengono volti alla soluzione di determinati problemi pratici: matematica a. (contrapp. a matematica pura); chimica a. ai materiali da costruzione (qui con valore participiale); linguistica a., utilizzazione delle conoscenze della linguistica in altri settori scientifici o tecnici (v. linguistica). Analogam. si parla di arte a. (all’industria, all’arredamento e sim.), e arti a. sono spesso dette le arti minori (oreficeria, ceramica, decorazione, ecc.). b. In botanica, di organo addossato strettamente all’asse che lo porta. 2. s. m. Impiegato inferiore nelle pubbliche amministrazioni: a. di segreteria; a. aggiunto, qualifica iniziale della carriera esecutiva. Anche in altri impieghi: a. bancario.