appena
appéna (non com. a péna) avv. e cong. – 1. avv. A stento, a fatica: ci si vedeva a.; riuscirono a entrare a. i primi della fila; Solo il Re pescatore Ha una giusta misura, Gli altri hanno a. un’anima E la paura Di perderla (Montale); spesso con funzione semplicem. limitativa, soltanto, non di più: dammene a. un bicchiere (e raddoppiato: ne voglio appena appena un dito); alzò a. la testa; sono a. le nove. 2. avv. Con valore temporale, da poco, allora allora, or ora: il sole si era a. levato sull’orizzonte; mi sono a. svegliato. In questo sign., è spesso in correlazione con che o quando: aveva a. finito di cenare che (quando) squillò il telefono. 3. cong. Subito dopo che: a. furono rientrati (o a. rientrati), cominciò a piovere; a. arriverai (e più com. a. arrivi, o a. arrivato), telefonami; non a. ho finito (o non a. finito), me ne vado; a noi ti vieta Il vero appena è giunto, O caro immaginar (Leopardi). Non più in uso con questa funzione, l’uso della cong. composta a. che, non a. che (con verbi di modo finito).