appassire
v. intr. [der. di passo1 «appassito»] (io appassisco, tu appassisci, ecc.; aus. essere). – 1. Divenire passo: l’uva è appassita. 2. Perdere la freschezza, detto di fiori, foglie o piante in stato di appassimento: i fiori sono tutti appassiti; anche con la particella pron.: le rose s’erano appassite. Spesso riferito a persona: il suo volto era rapidamente appassito; fig.: la sua freschezza appassiva visibilmente nelle sofferenze; la sua giovinezza appassì come un fiore insidiato da un baco segreto (Pascoli). 3. Poco com. l’uso trans., con valore causativo: a. l’uva, farla diventare passa. Nel linguaggio gastronomico, a. la cipolla (o altre verdure tritate), soffriggerla leggermente a fiamma bassissima, in olio o burro, in modo da ammorbidirla senza tuttavia farle prendere colore. ◆ Part. pass. appassito, anche come agg.: uva appassita; un mazzo di fiori appassiti; un volto ormai appassito e pieno di rughe.