• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

appaltopoli

Neologismi (2008)
  • Condividi

appaltopoli


(Appaltopoli), s. f. inv. Scandalo legato a una presunta concessione di appalti pubblici. ◆ Lui [Sergio Chiamparino] ringrazia «il procuratore per aver subito ritenuto di sentirmi». Chiarendo che «non c’è nessuno che dice di aver dato soldi a me, ma un imprenditore che dice di aver contribuito ad una raccolta di fondi che sarebbero poi dovuti andare nella mia campagna elettorale». E ancora che «emerge in modo molto chiaro non esserci alcuna connessione fra la vicenda “Appaltopoli” e questa ipotesi di illecito amministrativo». (Enrico Caiano, Corriere della sera, 17 ottobre 2002, p. 11, Politica) • Tangentopoli, appaltopoli, mafiopoli: il suffissoide -poli non ha più, come alla lettera dovrebbe, il significato di «città» (quello di metropoli, baraccopoli, megalopoli, tendopoli ecc.). Ma da «città» partì: Tangentopoli difatti era scritto all’origine con lettera maiuscola, quando per la prima volta si usò (1991) riferito a una città, a Milano, ai tempi dell’inchiesta chiamata Duomo Connection. Poi tangentopoli smise di designare la capitale lombarda, e cominciò (1992) a indicare corruzione e scandali: qualsiasi scandalo riguardante il pagamento di tangenti. (Gian Luigi Beccaria, Stampa, 27 maggio 2006, Tuttolibri, p. 11) • «Appaltopoli»: dopo «Tangentopoli», «Affittopoli» e «Vallettopoli» un altro neologismo che descrive situazioni di malaffare e palesa l’esigenza, anche e soprattutto nelle vicende economiche, non di moralizzare (verbo dal contenuto sovente assai ambiguo), ma di rendere semplici le regole e quindi trasparenti le procedure. (Luigi Fadalti, Gazzettino, 27 maggio 2007, Treviso, p. I).

Composto dal s. m. appalto con l’aggiunta del confisso -poli2.

Già attestato nella Stampa del 3 febbraio 1993, p. 5, Interno (Massimo Gramellini).

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali