apartheid
‹apàrtheit; all’ital., apartàid› s. f., afrikaans [comp. dell’ingl. apart «separato, appartato» (che è dal fr. à part «a parte») e del suff. oland. -heid indicante stato, condizione]. – Segregazione razziale. In partic., nella Repubblica Sudafricana, la politica (ora formalmente abolita) messa in atto dal governo dopo il 1948 nei confronti dei cittadini di colore, caratterizzata da una serie di leggi che regolavano la separazione sociale, residenziale, economica e politica tra il gruppo bianco e quello di colore, con il fine ultimo del mantenimento della supremazia bianca e dello sviluppo di comunità separate relativamente autonome, controllate dal governo sudafricano. Il termine è stato anche usato per indicare la politica della Rhodesia nei confronti della popolazione di colore, dopo la proclamazione d’indipendenza del 1965. Per estens., qualsiasi tipo di emarginazione attuato nei confronti di persone o gruppi considerati diversi o inferiori.