antropoide
antropòide agg. e s. m. [dal gr. ἀνϑρωποειδής, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -ειδής «-oide»]. – 1. agg. a. Simile all’uomo nell’aspetto esteriore, con partic. riferimento alle scimmie antropomorfe. b. Che riproduce, in tutto o in parte, la figura umana. In archeologia, vasi a., quelli, per lo più funerarî, che richiamano la forma del volto, o del busto, o di tutto il corpo del defunto (per es., i canopi chiusini). 2. s. m. a. Scimmia antropomorfa della famiglia dei pongidi. b. fig. Uomo che, per rozzezza d’aspetto e d’intelligenza, ricorda una scimmia antropomorfa (cfr. gli analoghi usi fig. di gorilla, orangutan, scimmione, rispetto ai quali antropoide, in questa accezione, è sinon. più dotto). 3. s. m. Genere di uccelli della famiglia gruidi (lat. scient. Anthropoides), la cui specie più caratteristica è la «damigella di Numidia» (Anthropoides virgo), lunga quasi un metro, con gambe alte e sottili, d’aspetto molto elegante e di tinta cinerina (tranne il capo, la gola e il collo che sono di un bel colore nero, e un ciuffo bianco dietro l’occhio).