antistato
(o anti-stato o anti-Stato) s. m. [comp. di anti-1 e stato2], invar. – Nel linguaggio politico, giudiziario e giornalistico, l’insieme delle varie forme di criminalità organizzata che si contrappongono allo Stato esercitando, a livello locale e centrale, il controllo di settori-chiave (traffico di stupefacenti, traffico di armi, terrorismo, appalti, reimpiego di denaro «sporco», ecc.), con lo scopo di indebolire i poteri dello Stato e destabilizzarne le istituzioni: l’anti-Stato mafioso; la lotta delle forze di polizia contro l’antistato; prevenire il pericolo che la criminalità organizzata diventi un vero e proprio antistato. Raro, con valore aggettivale, che si contrappone allo Stato, all’autorità costituita: la mafia è un fenomeno anti-stato; la diffusione dell’organizzazione anti-Stato sul territorio italiano.