antiglobalista
(anti-globalista), s. m. e f. e agg. Chi è contrario alla globalizzazione, chi appartiene al movimento che si oppone alla globalizzazione, o simpatizza per esso; relativo a tale movimento. ◆ In piazza della Scala Umberto Bossi espone il manifesto di una opposizione antiamericana, antiglobalista, che vede nei «trenta banchieri» che decidono tutto, il nemico. Una opposizione che è qualche cosa di più e di diverso dal manifesto «legge e ordine» e da un possibile lepenismo all’italiana. (Guido Passalacqua, Repubblica, 18 gennaio 1999, p. 9, Politica) • E malissimo hanno fatto quegli anti-imperialisti, pacifisti e anti-globalisti di tutti i colori che hanno intonato una squallida litania di se e di ma, distinguendo fra la «resistenza cattiva» legata ad Al Qaida che avrebbe ucciso [Enzo] Baldoni e la «resistenza buona» che sarebbe invece estranea alla barbarie dei tagliatori di teste. (Massimo Introvigne, Giornale, 28 agosto 2004, p. 1, Prima pagina) • In cinquemila ingombravano il palazzo dello sport a far da coro rumoroso e plaudente al pioniere dello schiaffo alla Costituzione, Philippe de Villiers. Altre migliaia nereggiavano la Place de la République. Sventolavano qui bandiere di sinistra, tutto il «no» rivoluzionario, antiglobalista, con pingui venature populiste e giacobine. (Domenico Quirico, Stampa, 22 maggio 2005, p. 11, Estero).
Derivato dal s. m. e f. e agg. globalista con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nel Corriere della sera del 28 luglio 1994, p. 5, usato come agg.
V. anche anti-glob, antiglobale, antiglobalizzatore.