anticamera
anticàmera s. f. [comp. di anti-2 e camera]. – 1. Ambiente di attesa che precede le stanze destinate alla vita della famiglia nelle case di abitazione, e al lavoro negli uffici, negli studî di professionisti, e sim.; nei grandi palazzi del passato, e ancor oggi negli uffici destinati ad alte cariche, è costituita spesso da una grande sala, sontuosamente decorata e arredata. Anche fig., segnale inequivocabile che precede il realizzarsi di un evento, fase preliminare: questa vittoria non è altro che l’a. del successo; atteggiamenti di questo tipo sono l’a. del razzismo. Locuzioni: fare a., restare nell’anticamera in attesa di essere ricevuti: mi ha fatto fare due ore di a.; fu ricevuto immediatamente senza dover fare a.; con uso fig., attendere la disponibilità di un potente per favori, benefici; anche, attendere pazientemente di raggiungere una posizione: non sono disposto a fare a. per ottenere una promozione; con valore più generico (ma non com.): il signore uscì, riprese la sua carabina, mandò Marta a far a., mandò il primo bravo a far la guardia, perché nessun altro che quella donna mettesse piede nella camera (Manzoni); fam., non passare per l’a. del cervello, di idea che non viene nemmeno in mente. 2. A. fredda, nel reparto frigorifero di un macello, locale, precedente le celle frigorifere, nel quale si svolgono le operazioni preliminari all’introduzione delle carni nelle celle. 3. a. ant. Il complesso delle persone di servizio, che nelle case signorili sostava abitualmente nell’anticamera. b. A. pontificia (ufficialmente Nobile a. segreta), un tempo, l’insieme dei membri della «famiglia pontificia» aventi funzioni di servizio immediato alla persona del papa: il maggiordomo di Sua Santità, il maestro di camera, l’uditore di Sua Santità, il maestro del Sacro Palazzo Apostolico, il gran maestro del Sacro Ospizio, i camerieri segreti partecipanti e i camerieri segreti di spada e cappa partecipanti. Costituita da persone di fiducia del pontefice, veniva generalmente modificata nella sua composizione, in tutto o in parte, ad ogni nuova elezione. Dal 1968 ha assunto la nuova denominazione di Famiglia pontificia (v. pontificio).