antenna
anténna s. f. [dal lat. antenna «antenna», nel sign. marin.]. – 1. Lunga e sottile asta di legno, che nelle galee e, attualmente, in imbarcazioni e piccoli velieri (pescherecci, tartane) è posta in posizione obliqua rispetto all’albero che la sostiene, con la parte più bassa, detta carro, verso prora e con quella più alta, detta penna, verso poppa; porta inferita, per il suo lato più lungo, una vela triangolare latina. Per metonimia, poet., la nave tutta: E se il piloto ti drizzò l’antenna Oltre l’isole egèe (Foscolo). 2. a. Palo di varia lunghezza, di legno o altro materiale, che serve a reggere bandiere, stendardi, o, nell’attrezzatura delle navi, l’aereo della radio e altri segnali. b. poet. Asta, lancia: il cozzar di mille antenne Ne la sala del banchetto (Carducci). 3. Nelle costruzioni edilizie, elemento verticale portante dei ponteggi provvisorî (per es., ponti da muratori), o d’incastellature per sollevamento di pesi; tali elementi, una volta di legno, sono oggi fatti, spec. nel primo caso, di tubi d’acciaio collegati con appositi morsetti. 4. In radiotecnica, dispositivo che serve a irradiare (a. trasmittente) oppure a captare (a. ricevente) radioonde, oppure per entrambe le funzioni (a. ricetrasmittente): si tratta di un conduttore, o sistema di conduttori, collegato al radiotrasmettitore o al radioricevitore per mezzo di una linea, detta linea (d’alimentazione) d’antenna, diversamente realizzato secondo che serva per normali apparecchi radio oppure per apparecchi televisivi (a. televisiva). A. direttiva, o direzionale, quella in cui il rapporto tra il guadagno nella direzione di massima irradiazione e il guadagno nelle altre direzioni è abbastanza alto (per es., dell’ordine di due volte); a. collettiva, antenna ricevente utilizzata per parecchi radioricevitori contemporaneamente (antenne collettive, o centralizzate, sono usate, per es., per alimentare più televisori installati nei varî appartamenti di un edificio d’abitazione); a. interna, o incorporata, antenna contenuta nell’interno di un radioricevitore, comune nei ricevitori portatili; a. parabolica, v. parabolico2, n. 2. 5. In zoologia, nome delle appendici articolate e mobili inserite nella parte anteriore della testa di alcuni artropodi (crostacei, miriapodi, insetti): sono da considerarsi come organi di senso molto importanti, spec. come sede del tatto e dell’olfatto; in alcuni crostacei funzionano anche come organi di locomozione acquatica. 6. Con riferimento sia alle antenne radiotelevisive, sia a quelle degli artropodi, il plur. antenne indica, in varie locuz. fig., gli orecchi, o più esattamente la capacità, la facoltà e soprattutto la volontà di ascoltare e di udire: drizzare o rizzare le a., essere, stare con le a. ritte, mettersi attentamente in ascolto, cercare di cogliere prontamente quanto si dice o quanto si sta per fare (appena sente parlare di un buon affare, lui drizza subito le a.; è un giornalista attentissimo, sempre con le a. ritte a captare le notizie più interessanti; eccola lì, quella curiosona, con le a. ritte per ascoltare i fatti degli altri). Analogam., avere le a. sensibili, essere pronto a captare immediatamente notizie, informazioni, idee, o addirittura a intuire quello che segretamente si prepara o che si sta maturando.