annata
s. f. [der. di anno]. – 1. a. Il corso, lo spazio di un anno: passava l’intera a. in campagna. Più spesso, l’anno considerato in rapporto al tempo o al raccolto: a. secca, piovosa; a. cattiva per il grano. b. Il raccolto, la produzione dei frutti di un anno, o anche delle foglie (come nel caso del gelso): a. piena, abbondante, scarsa; la grandine ha rovinato tutta l’a. della frutta; vino d’annata, di un’annata particolarm. buona (diverso da vino dell’annata, ottenuto da uva della vendemmia precedente, non invecchiato); la mole della polenta era in ragion dell’a. (Manzoni); prov., se di novembre tuona, l’a. sarà buona. c. In partic., a. agraria, il ciclo di produzione annuo di un’azienda agraria: rappresenta spesso la durata minima dei contratti agrarî e dei contratti di lavoro in agricoltura, e il suo inizio (che varia da regione a regione) coincide con l’ingresso nel fondo del nuovo proprietario o dell’affittuario. d. Più genericam., il risultato del bilancio di un anno, anche di attività non strettamente economiche (per es., sportive). 2. L’importo di uno stipendio, di una pigione o d’altro per un anno: pagare due, tre a. d’affitto. 3. Alla fine del medioevo e all’inizio dell’età moderna, contributo corrispondente alle rendite di un anno che si richiedeva, in occasione di straordinarî bisogni dell’erario, a coloro che dallo stato avevano feudi, pedaggi e giurisdizioni. 4. L’insieme dei numeri di un periodico usciti entro un anno, indicato con numero romano: alla collezione completa manca l’a. XIV. ◆ Dim. annatina, per lo più in frasi iron. o limitative: abbiamo avuto un’annatina un po’ difficile; spreg. annatùccia, annata scarsa per i prodotti agrarî; accr., non com., annatóna, annata di grossi guadagni o di abbondante raccolto; pegg. annatàccia, annata cattiva, per il raccolto assai scarso, per le condizioni atmosferiche avverse, per le fatiche, le contrarietà, i disagi, il cattivo andamento degli affari, e sim.