anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York, la quale, staccatasi dalla Chiesa cattolica al tempo del re Enrico VIII (1533), riconosce come primate l’arcivescovo di Canterbury e come capo supremo il re d’Inghilterra. b. Che si riferisce alla Chiesa anglicana: articoli a., i 39 articoli con cui nel 1571 la Chiesa anglicana accoglieva principî calvinistici, conservando però molti elementi della liturgia cattolica, mentre l’episcopato rinunciava all’esercizio di parte dei suoi poteri spirituali; canto a., il canto dei salmi in uso nella Chiesa d’Inghilterra durante le preghiere mattutine e serali, su composizioni di complesso stile mottettistico; Comunione a., federazione di Chiese (anglicane, episcopali, protestanti, ecc.) dell’Europa, Asia, Africa, America, Australia, unite insieme in consorzio attraverso la conferenza dei vescovi che si riuniscono ogni dieci anni in consiglio comune, sotto la presidenza dell’arcivescovo di Canterbury, riconosciuto come loro metropolitano; comunità a., denominazione generica degli istituti religiosi della Chiesa anglicana ricostituitisi nel sec. 19° dopo la soppressione avvenuta nel sec. 17°. 2. s. m. Membro della Chiesa anglicana.