angiusiano
s. m. e agg. Sostenitore delle posizioni politiche di Gavino Angius, esponente politico della sinistra; di Gavino Angius. ◆ la dichiarazione angiusiana del giorno prima (sulla stessa «Unità») si riferiva ai dati di Manfredonia città e non dell’intero collegio. E così, ai margini del dibattito vero, quello del congresso della Quercia ormai alle porte, si consuma un piccolo duello tra chi dalemiano è (Angius) e chi dalemiano fu e anche tra i più accaniti ([Gianfranco] Folena). (Corriere della sera, 21 gennaio 2005, p. 13) • alle normali diatribe tutte maschili sul Partito democratico (dalemiani, fassiniani, veltroniani, «correntoniani», ora perfino angiusiani) e alla contrapposizione «di genere» che da qualche anno va in scena nel partito tra diessini uomini e diessine femmine (le quote rosa, le liste femminili tipo Emily, le lamentazioni su alcuni temi trascurati) si è aggiunto un conflitto che, sebbene ancora ammantato di implicazioni correntizie e addirittura meta-coniugali, per la prima volta è esclusivamente fra donne. (Repubblica, 1° dicembre 2006, p. 28, Politica) • Ma cos’è la base della Sinistra democratica? E quante sono le sue anime politiche e sociali? Stanno cercando di capirlo gli stessi promotori del movimento. C’è una componente popolare, quella parte del popolo già comunista a cui sono andate strette tutte le svolte, dalla Bolognina in poi. (Loris Campetti, Manifesto, 19 maggio 2007, p. 3).
Derivato dal nome proprio (Gavino) Angius con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.