andamento
andaménto s. m. [der. di andare]. – 1. ant. Andata, cammino; anche il luogo per dove si passa, via, sentiero e sim. 2. non com. L’atto, e più spesso il modo di andare, di muoversi, quindi andatura, portamento: avanzava con a. maestoso. 3. fig. a. Modo di condursi, contegno: spero che tu non continui in questo andamento. Nel plur., ant., maneggi, intrighi: fu pertanto concluso, che si lasciassero entrare i nuovi signori, e che si vigilassero i loro a. (Machiavelli). b. Più com. riferito a cose, modo di procedere, di svolgersi: attendere all’a. della casa; sorvegliare il buon a. di un negozio; essere soddisfatto dell’a. degli affari; l’a. del mercato, della borsa, la tendenza delle sue quotazioni; l’a. di una malattia; regolarsi secondo l’a. della stagione. Nel linguaggio tecn. e scient., a. di una grandezza, il modo di variare della grandezza in questione al variare di altre grandezze da cui essa dipenda (specificando, a. costante, crescente, decrescente, periodico, alternato, sinusoidale, ecc.). A. di un orologio, il modo di variare nel tempo, per es. nel corso della giornata (a. diurno) o dell’anno (a. annuo), dell’errore dell’orologio: positivo, se questo avanza, negativo se ritarda. 4. In musica: a. Sinon. di progressione e, per estens., di divertimento (o episodio) come parte della fuga, di solito procedente per progressioni. b. In senso meno tecnico, è termine che sostituisce spesso quello di movimento (spec. quando del movimento si voglia indicare non tanto il grado di celerità quanto il carattere dell’espressione): una musica di a. tranquillo, o sostenuto, nobile, ecc. 5. Movimento ritmico di una composizione poetica: verso che riproduce l’a. dell’esametro latino; in terza rima, nell’a. cioè del sirventese (Carducci). Più genericam., tono, stile di una composizione anche prosastica: un testo dall’a. discorsivo, oratorio, solenne.