anastomosi
anastomòṡi (alla greca anastòmoṡi) s. f. [dal lat. tardo anastomōsis, gr. ἀναστόμωσις, der. di ἀναστομόω «aprire un’imboccatura»]. – 1. Nel linguaggio medico, abboccamento, collegamento di due organi cavi (vasi, tratti intestinali, ecc.) e, per estens., anche pieni (nervi, fibre). In partic.: a. In anatomia, unione, collegamento tra due organi o tra elementi istologici: a. di due arterie, di due vene, di due nervi; a. delle fibre connettivali o miocardiche. b. In chirurgia, a. artificiale, collegamento di organi, cavi o pieni (tratti del tubo digerente, vene, tendini). 2. In botanica, incontro o fusione di elementi conduttori o di fasci vascolari (nelle foglie, nel fusto), o di ramificazioni dei vasi laticiferi o di ife fungine.