anarchico-socialista
loc. s.le m. Fautore di un socialismo anarcoide e dai metodi violenti. ◆ [tit.] «Questo è niente, vedrete a Genova». Parla il capo delle «tute nere»: siamo anarchici-socialisti. (Repubblica, 17 giugno 2001, p. 4) • La Romagna era politicamente fervida. Il governo la riteneva una terra sovversiva. Le tensioni scoppiavano alimentate dagli anarchico-socialisti e dai repubblicani dai quali Decio [Anzani] fu fortemente influenzato. (Stampa, 3 giugno 2006, Tuttolibri, p. 6).
Composto dai s. m. e f. e agg. anarchico e socialista.
Già attestato nel Corriere della sera del 6 gennaio 1992, p. 5 (Serena Zoli).
V. anche anarcosocialista.